Con la fine di un anno solare e l’inizio di uno nuovo, proliferano le pubblicazioni sui Trend che ci aspettano. Come cambierà lo scenario dei media digitali nel 2018? Che cosa succederà al marketing e alla pubblicità? Come si evolveranno le nostre abitudini di utilizzo di web e smartphone?
Per rispondere a queste domande, abbiamo analizzato cinque diverse pubblicazioni: due sono di grandi gruppi mondiali della comunicazione, Ogilvy e Carat. Una è di TrendWatching, storico osservatorio di tendenze (non solo relative al digitale). Un’altra è di Facebook IQ, e riguarda in modo particolare l’analisi delle conversazioni e dei temi principalmente discussi sul social network. L’ultima è la ricerca Internet Trends pubblicata ogni anno da KPCB. Internet Trends è per la verità la prima ad uscire, perché – a differenza delle altre – fotografa l’anno in corso, in questo caso il 2017, più o meno a metà del suo trascorrere.
Mentre Ogilvy, Carat e TrendWatching sono focalizzate sull’identificazione dei trend, elencati con un “titolo” e un numero, Facebook e KPCB realizzano dei documenti di più ampio respiro.
Nella nostra classifica, il “naming” utilizzato è prevalentemente quello che si legge nelle pubblicazioni di Carat o Ogilvy, tranne negli ultimi due trend, che invece provengono da Facebook IQ, e nel trend del commercio elettronico “semplificato”, che proviene da TrendWatching. Il fatto che quello specifico trend sia risultato citato almeno in una delle altre pubblicazioni ci ha spinto a inserirlo – a scapito di altri – tra quelli meritevoli di nota.
Ecco quindi i nostri 10 Trend dei Trend:
- la realtà aumentata ora fa sul serio
- si affermano voce e riconoscimento delle immagini, al posto della tastiera
- il gigante Amazon si sveglia
- il commercio elettronico e quello “fisico” convergono
- la Cina sta iniziando a influenzare il mondo occidentale
- il commercio elettronico diventa più semplice e personalizzato, a volte addirittura automatico
- l’avvento delle smart cities può essere accelerato dalle numerose startup che raccolgono dati sulla mobilità urbana
- blockchain non vuole dire solo valuta elettronica ma novità in molti settori
- empowerment e diversity sono due temi importanti
- l’intrattenimento avviene sempre più mescolando i device, si estende sui social, si dilata nei tempi
Aggiungiamo qualche spiegazione e qualche commento:
- Ci sono ben tre trend, quelli in blu nell’immagine, legati all’e-commerce: il “risveglio” di Amazon, la convergenza di ecommerce e retail, la crescente semplificazione dell’esperienza di acquisto, fino alla sua eventuale automazione.
- In che senso parliamo di risveglio di Amazon? Non nel senso che prima il gigante fosse addormentato! Il “risveglio” è legato a una serie di importanti innovazioni: pensiamo all’assistente Amazon Echo, che da solo intercetta diversi dei trend sopra esposti, e pensiamo al continuo ampliamento dell’offerta (Prime Video, Subscribe with Amazon). Pensiamo anche al lancio della piattaforma di advertising: in un mercato dove l’85% della pubblicità è affare di Facebook e Google, l’arrivo di un terzo player che è già sinonimo di ecommerce, e che può agire in tutti gli stadi del funnel di conversione, rappresenta una novità molto significativa.
- I due trend in verde, quelli relativi a “augmented reality” e “end of typing”, sono anche loro fortemente collegati al commercio elettronico: proprio la realtà aumentata e i sistemi di riconoscimento e assistenza vocale possono essere decisivi nel rendere gli acquisti online più facili e veloci, quasi automatici (TrendWatching parla di A-commerce).
- Qualche nota sugli altri trend: la Cina è vicina. L’influenza cinese è ben raccontata nel report di Carat, e può essere capita ancora meglio leggendo Internet Trends. Stiamo vedendo decine di aziende cinesi sbarcare da noi con modelli di business smart e grandi capitali; ma stiamo anche importando innovazioni cinesi, come ad esempio la semplificazione dei pagamenti e delle transazioni attraverso gli smartphone. Il momento delle smart cities. Le smart cities possono diventare velocemente realtà anche grazie alle tante aziende che stanno innovando la mobilità in città: le prime a raccogliere ogni giorno migliaia di dati e informazioni su come, quando e dove i cittadini si spostano. Le startup digitali del car sharing e del bike sharing (e magari anche del food delivery) possono dare una grossa mano alle istituzioni. Blockchain: ma cosa è? Blockchain è una delle buzzword più gettonate del momento. Il report di Carat apre l’orizzonte prospettando alcune delle innovazioni che questa tecnologia può portare, che vanno al di là delle criptovalute: la completa tracciabilità dei prodotti alimentari, la provata affidabilità o inaffidabilità delle strutture turistiche, la gestione delle transazioni tra editori e inserzionisti pubblicitari. Empowerment. La tendenza a favorire la presa di coscienza da parte di minoranze o di gruppi della società – o semplicemente da parte del genere femminile – è in atto in tutto il mondo occidentale e viene fotografata molto bene sia dal report di Facebook sia da TrendWatching. È una grande occasione per i brand, che possono farsi promotori di iniziative di empowerment o di diversity policy e mostrarsi più avanti dei governi su questi temi. Entertainment. Cosa cambia qui? Molte cose, a giudicare dagli impressionanti dati sul gaming in Cina contenuti in Internet Trends. Non solo! Anche l’intrattenimento “televisivo” è in profonda mutazione, con l’annullamento progressivo dei confini tra pc e tv, il proliferare dei servizi in abbonamento o on demand, il modificarsi dei tempi di fruizione (guardo quando voglio e dove voglio), l’estensione delle discussioni sui social molto al di là dei tempi di broadcasting.
Buon 2018 a tutti!
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