Quali sono le regole per postare i contenuti sui social aziendali? Come si fa a scegliere il contenuto giusto in relazione al canale giusto? Si può capire dove basta la visibilità “organica” e dove invece è necessario è necessario investire in visibilità a pagamento?
Naturalmente, una risposta univoca non c’è. Le regole cambiano da social a social, ma anche da azienda ad azienda, da settore a settore. Alcuni settori potrebbero vedere un social network particolarmente interessante rispetto agli altri (pensiamo ad esempio a Twitter per le imprese editoriali, che producono e “vendono” contenuti; oppure, pensiamo a Linkedin per le agenzie per il lavoro). Ed è anche vero che per determinate aziende, con produzioni particolarmente specialistiche e pubblici molto settoriali, la presenza sui social network potrebbe essere in assoluto inutile: se si continua a vendere e ad avere altri efficaci canali di marketing communication, cosa importa dei social?
Nella semplice infografica che segue, abbiamo provato a razionalizzare e “semplificare” alcune linee guida relative a cosa aspettarsi da un post, su Facebook, su Twitter e su Linkedin. In particolare, abbiamo evidenziato dove la visibilità (=reach) organica è particolarmente forte (ovvero: il contenuto può trovare da solo il suo pubblico) e dove invece si rende necessario l’investimento pubblicitario.
Premessa fondamentale: il pubblico dei 3 social media presi in esame è molto diverso. Facebook è un mezzo di massa, con 23 milioni di utenti attivi al mese e 13 ore e 25 minuti di tempo speso in media; Twitter ha 7 milioni 200mila utenti, con tempo speso in media di 41 minuti; Linkedin chiude la classifica con poco meno di 5 milioni e mezzo di utenti, e tempo speso in media per persona di 13 minuti (dati Audiweb View, settembre 2015). Twitter ha un utilizzo molto orientato alla ricerca di informazione, tramite gli hashtag o in relazione ai grandi eventi: gli utenti cercano le cose a cui sono (già) interessati, per lavoro, per interesse, per passione, per curiosità. Linkedin è evidentemente orientato alla ricerca di notizie e contatti di tipo professionale, dunque molto legati al proprio lavoro.
Altra premessa: le linee guida che presentiamo prescindono dall’oggetto fondamentale: il contenuto. È chiaro che un contenuto originale, valido e interessante ha molte chance in più rispetto a uno scadente o non pertinente.
Per tutto il resto, quello che c’è in questa tabella è oggi valido. Vi auguriamo di farne buon uso.