I dati di audience online in Italia, pubblicati ogni mese da Audiweb, contengono oggi un dato importante: l’audience internet diminuisce!
Difatti, le variazioni percentuali di tutti gli indicatori, tra Giugno 2013 e Giugno 2012, sono negative: -3,1% gli utenti attivi nel mese (sono 27.414.000); – 4% gli utenti attivi nel giorno medio (13.515.000); – 0,1% il tempo speso (in media 1 ora e 20 al giorno).
È delle scorse settimane la rilevazione Nielsen che per la prima volta ha inserito internet nei media con il segno meno: con gli investimenti pubblicitari a – 17,2% nei primi 5 mesi dell’anno, anche il digitale registra un -0,3%.
Cosa succede? Pure l’oasi felice della comunicazione rischia la crisi?
È innegabile che una situazione di mercato complessivamente negativa faccia del male anche a un settore in fase di sviluppo. Il digitale ha per lo più eroso budget e quote di mercato ai vari media più maturi; se questo ha fatto bene ad alcune strutture fortemente verticali e specializzate (il sospetto è che abbia fatto bene soprattutto alle casse di Facebook e di Google), ha però dato brutti colpi a un settore che vive di interrelazioni. Del resto, la pubblicità digitale è comunque… pubblicità.
Quanto alla (presunta) decrescita dell’audience internet, urgono precisazioni. La prima è che decresce – o comunque non cresce – la popolazione italiana: la mortalità supera la natalità e un leggero saldo positivo degli abitanti del nostro paese è dovuto solo ai flussi migratori. La seconda nota è relativa alle modalità di collegamento a internet, ben raccontate dallo stesso comunicato Audiweb: da dicembre 2012, si registra una crescita del 17,5% della disponibilità di accesso a internet da cellulare (19 milioni di italiani, pari al 41% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni) e dell’80% da tablet (circa 5 milioni di individui, pari al 10% della popolazione considerata). Se incrociamo questi dati con le percentuali di penetrazione dell’utilizzo di internet sulla popolazione 11-34 anni (oltre il 94%), ci rendiamo conto di un fenomeno che presto diventerà rilevantissimo: ci sono nuove generazioni per cui internet è nello smartphone o nel tablet.
Appena Audiweb integrerà la navigazione mobile nelle sue rilevazioni, avremo la riprova di queste impressioni, già confermate ampiamente da tante ricerche e dai dati dei giganti mondiali del web e dell’e-commerce, che vedono crescere a doppia cifra i contatti e gli acquisti sulle versioni mobile dei loro siti (o sulle app).
Del resto, se vogliamo trovare qualche motivo per essere allegri, ci basta guardare le cifre dei ricavi da pubblicità su mobile: in Europa, nel 2012, hanno registrato un +91% rispetto all’anno precedente.