Acquisita da Facebook per un sacco di soldi, in crescita vertiginosa di mese in mese (spinta dalle vendite degli iPhone e dalla rinnovata passione per la fotografia, unita ai social media), amatissima dagli adolescenti e non solo (anche Barack Obama e il suo staff ne fanno un grande uso), Instagram è l’app del momento.
Cosa possono fare i brand con Instagram? Innanzitutto, esprimere se stessi e costruire – ancora di più – il loro mondo. Quello che fanno su Facebook e Twitter, con qualche opportunità aggiuntiva, perché grazie all’aggregazione dei contenuti con determinati hashtag, possono co-operare efficacemente con gli utenti nel documentare eventi, o esprimere la passione per un prodotto.
Facebook, in virtù del suo nuovo ruolo come titolare della piattaforma, ha di recente diffuso anche in Italia una breve guida: un bignami per l’utilizzo di Instagram da parte dei brand, di cui riportiamo di seguito alcune delle slide più significative.
Intanto, con il lancio della versione web, Instagram si è molto “facebookizzato”, presentando per ciascun utente pagine web organizzate in timeline, esattamente come avviene per i profili Facebook. Il passaggio era evidentemente necessario, per non perdere grandi opportunità di monetizzazione del traffico web, a vantaggio di servizi come Webstragram o Statigram.
Instagram ha poi infinite potenzialità, ancora non del tutto espresse, rispetto alla sua possibilità di interagire con le altre applicazioni web. Tutto lo sviluppo di app basate sulle API, le interfacce pubbliche del software, non è ancora decollato come avvenuto con Facebook, Twitter, Google Maps. E c’è da aspettarsi che questo succeda in fretta.
Intanto, possiamo goderci un assaggio con questo mash-up tra le immagini caricate su Instagram e i luoghi dove sono state scattate: si chiama The Beat ed è sviluppato da un’università americana. Proviamolo con il tag “primarie” così da valutarlo subito con un elemento legato all’attualità. Ed ecco tutte le immagini (da Instagram) a tema primarie del Centro Sinistra, con i luoghi dove sono state scattate (da Google Street View): http://sm.rutgers.edu/thebeat/?q=primarie