La lista delle mirabolanti imprese di François Hollande in appena 56 giorni di governo è in questi giorni rilanciata da migliaia di blog, twitter e soprattutto, manco a dirlo, bacheche Facebook.
“Ecco cosa ha fatto Hollande” è un tipico meme, una di quelle idee o stili, che si diffondono, grazie alla parola scritta, in maniera veloce e inesorabile. I meme del web sono vignette, barzellette, espressioni tipiche, motti… e naturalmente si propagano alla velocità della luce, rilanciati dai media sociali.
Da una veloce ricerca, scopriamo che “Ecco cosa ha fatto Hollande” nasce sul blog di Sergio Di Cori Modigliani l’11 luglio 2012. Il blog si presenta come una raccolta di liberi pensieri senza legami ideologici, senza affiliazioni partitiche, senza dipendenze economiche da presupposti committenti e finanziatori più o meno occulti. Si proclama anche indipendente e collegato a gruppi di bloggers internazionali operativi in California e Sud America. L’indeterminatezza di questi collegamenti è anche l’attacco principale a cui viene sottoposto il post su Hollande. Quali sono le fonti di così importanti notizie? Da dove arrivano i dati? Le risposte date nei commenti al post sono abbastanza evasive: è tutto in rete; altri paladini dell’informazione indipendente hanno già detto tutto.
Tralasciando il giudizio sulla bontà del blog post, vediamo come questo si è diffuso. I contenuti e il modo con cui venivano presentati erano una ghiotta occasione per un copia e incolla che avrebbe “stupito gli amici”. Il 13 luglio è stato il giorno della grande diffusione su Tumblr: Gianluca Visconti; poi Emmanuel Negro; batchiara; Roi; devitalizart; fiorello76; orsatti63. Dal 14 in poi, grande eco su Twitter, con Luca Telese che retwitta una sua follower, raggiungendo subito grandi platee (58 retweet totali). A quel punto, il meme è pronto per i milioni di utenti: Leonardo Coen sul suo blog si lancia anche lui in un inspiegabile e acritico copia e incolla; comincia la diffusione su Facebook, su bacheche illustri e non; e, udite udite, oggi il listone dei miracoli finisce sul sito web di GQ!
Le riflessioni da fare sarebbero tante: sull’attendibilità delle fonti; sulla capacità del web di dare enorme risalto a determinate informazioni senza che necessariamente queste siano reali o verificate; sulla dinamiche dei social media e sul potere degli influencer.
Per il momento, limitiamoci a studiare questi fenomeni: questo ci aiuterà a capirli meglio e a sviluppare il nostro senso critico.
Per la cronaca, una fonte certa ci dice che la popolarità di Hollande a luglio è calata di 5 punti percentuali. Non per questo lo giudicheremo dopo 56 giorni.
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Aggiornamento 19 luglio 2012
Il listone dei miracoli di “Ecco cosa ha fatto Hollande” si è ormai affermato come una bufala, mentre l’autore originario (sempre che sia proprio lui) – inondato di proteste sul suo blog – promette di dire la sua a breve. Coen ha modificato testo e senso del suo blog post su Repubblica senza colpo ferire; salvo poi precisare – di nuovo, in seguito alle accese rimostranze dei lettori – in apertura del pezzo il perché e il per come era caduto nel “tranello” e aveva poi preso atto dello scenario mutato.
“Ecco cosa ha fatto…” diventa allora barzelletta e parodia, come si prova a fare sul blog cerebrolesTo. E naturalmente ispira scherzi e vignette, come questa che segue. Lunga vita al meme!