Tutti i media grandi e piccoli, specializzati e generalisti, parlano di Koni 2012. Si tratta di una campagna globale di raccolta fondi per supportare la caccia a un criminale internazionale ugandese. Il video che presenta l’iniziativa ha raggiunto (mentre scriviamo) 46 milioni e mezzo di views su YouTube e 14 milioni e mezzo su Vimeo. Sta ispirando un acceso dibattito in tutto il mondo su se sia stato corretto l’utilizzo (e il coinvolgimento attivo) dei minori all’interno del video, se sia corretto focalizzare l’attenzione su questa persona e non sui mille altri problemi dell’Uganda e dell’Africa. Sul Guardian addirittura c’è un dibattito in tempo reale, con la pubblicazione continua di nuove testimonianze: pro, contro o semplicemente di commento al video. Quel che certo è che il video rappresenta una produzione di indubbia qualità e la campagna sta raggiungendo proporzioni che potrebbero farne la più grande campagna “pubblicitaria” di raccolta fondi di tutti i tempi. Naturalmente grazie alla viralità dei social media con cui è veicolata, oltre all’emozionalità e alla potenza del messaggio.
Sempre in tema di non profit e di creatività, degna di nota è un’altra iniziativa, decisamente più piccola ma non meno originale (ecco come ne ha parlato Il Post). Nell’aeroporto di Amburgo, un’installazione interattiva invita a donare 2 euro a un’associazione per lo sviluppo dei paesi del Terzo Mondo. Cosa c’è di nuovo? Che si vede immediatamente l’effetto che fa…