Se il nome Zynga non vi dice niente, oppure vi fa solo pensare ai cartoni giapponesi, dovreste aggiornarvi. Si tratta infatti di una società giovanissima ma dal ruolo fondamentale tra i player del web di oggi. Zynga sviluppa giochi di vario tipo, ma lega in particolare il suo nome a hit del social web come FarmVille, PetVille e Mafia Wars, un cult assoluto per milioni di giocatori.
Già da qualche tempo, i brand avevano provato a utilizzare queste piattaforme per progetti speciali di comunicazione.
Adesso, sono proprio i creatori dei giochi, come documenta AdWeek, a definire un approccio e un modello di business perché il social gaming diventi un veicolo di pubblicità. Il modello sembrerebbe questo: all’utente viene richiesta un’azione, in qualche maniera correlata al brand sponsor (rispondere a un questionario, guardare un video, ecc.); a questa azione corrisponde un guadagno di moneta virtuale (per esempio, Farm Cash per un trattore di FarmVille). Il prezzo per l’inserzionista è fissato in circa 1 dollaro per ogni interazione.
Prima case history illustre: Microsoft. Meccanica semplicissima: Farm Cash per tutti coloro che diventano fan di Bing su Facebook. Risultato: in un solo giorno 425.000 fan.
Il modello potrebbe essere replicato all’infinito e funzionare discretamente. Resta un po’ di dubbio, su questa e altre specifiche operazioni: saranno veri fan?