Non è una novità vedere sulla bacheca di Facebook alcuni aggiornamenti indecifrabili. E ci stiamo ormai abituando a questo genere di stranezze da parte di amici e conoscenti. Questa volta però non si tratta di semplice autoreferenzialità nell’esprimere degli stati d’animo o esperienze decontestualizzate, ma di una tendenza che si è diffusa tra gli utenti di sesso femminile del social network più in voga. Il trend arriva dall’America (Mashable cita come luogo di origine Detroit) ed è approdato di recente anche in Italia. Stiamo parlando del gioco del “colore del reggiseno”.
Per chi ancora non lo conoscesse, il gioco consiste nel riportare attraverso il proprio status il colore del reggiseno che si sta indossando in quel momento con una singola parola come “nero” o “rosso” (un’opzione hot può essere anche “niente”), il tutto per una buona causa: attirare l’attenzione sull’importante tema della prevenzione dei tumori al seno. Ottobre è stato infatti il mese della prevenzione ed è da quel momento che si è diffusa questa pratica ad alto potenziale virale, attraverso il messaggio girato tra le ragazze “Inserisci nello stato il colore del reggiseno che indossi e non spiegare nulla. I ragazzi impazziranno“. In effetti è stata proprio la curiosità maschile a aumentare considerevolmente l’effetto di questa campagna dalle origini non precisate.
Facebook si rivela (ancora una volta) un ambiente adatto a diffondere messaggi positivi (sperando che l’iniziativa spinga davvero molte donne a farsi uno screening). Infatti è proprio grazie alla componente divertente e misteriosa che questa iniziativa ha avuto un grande successo. Se ancora non si è capito bene da chi sia partita, si fanno strada i sospetti che sia una campagna di marketing virale sapientemente orchestrata da qualche casa di lingerie come Victoria Secret’s… in tal caso tanto di cappello.
Ad ogni modo nel social network sono già nati diversi gruppi dal nome inequivocabile come “Quelli che hanno sgamato immediatamente il gioco del colore del reggiseno..” o “non ce ne frega un C… del vostro…” creando un’ulteriore coda di commenti intorno al tema.