workers fixing the logo of Swedish furniture chain Ikea on a new built store in Schmira, eastern Germany.Il cambiamento dello storico logo Ikea, visibile anche in Italia nel nuovo catalogo 2010, ha scatenato una tempesta di proteste sul web. Twitter ha rilanciato un blog post di Penn Olson e altri messaggi sul tema, dando visibilità a petizioni e generando varie catene di twit. La cosa non è sfuggita ai media come Time, che hanno dato ampio risalto allo storico cambiamento e all’ondata di disapprovazioni che ha suscitato.Il catalogo 2010

 

Giusta o sbagliata che sia, la scelta – e le conseguenti reazioni – non fa altro che dimostrare quanto grande e potente sia la forza di questo brand globale. Dice in proposito Beneath The Brand: When companies, or their brands, earn complete consumer loyalty, seemingly innocuous decisions thereafter often backfire.

Perché proprio il verdana? La spiegazione di manager Ikea in proposito non fa una grinza: per un brand che fa dell’essenzialità e dell’accessibilità due suoi grandi valori, un font libero, standard e disponibile per tutti rappresenta la scelta più corretta e coerente.