La crescita del fenomeno iPhone e le caratteristiche socio-demografiche di chi possiede già l’innovativo telefonino Apple hanno attirato l’attenzione di diversi investitori pubblicitari. WARC News ha segnalato le importanti iniziative in quest’ambito di brand come Pizza Hut, Whole Foods e Kraft e i primi passi di giganti come Unilever e Procter & Gamble.
L’applicazione per iPhone lanciata da Pizza Hut consente di personalizzare e ordinare piatti a scelta. E’ stata scaricata oltre 150.000 volte, a un mese dal lancio. Tra le opzioni interattive offerte, quella di aggiungere la salsa alle ali di pollo, scuotendo il telefonino.
Anche Kraft e Burger King hanno scelto la strada del servizio ai clienti o dell’e-commerce. Diversa la scelta fatta da Barclaycard in Gran Bretagna, che invece ha lanciato un gioco (The Waterslide Extreme) che con 4 milioni di download nel primo mese, migliore applicazione nella sua categoria in 57 paesi, è diventata rapidamente la branded app più diffusa e popolare al mondo.
Frattanto, la battaglia per pubblicare applicazioni sull’App Store dell’iPhone si fa sempre più dura. Mobile Entertainment racconta i modi con i quali tanti creatori di applicazioni, a volte famosissimi, cercano di “aiutare” il processo di approvazione e pubblicazione da parte di Apple. In attesa che l’applicazione venga vagliata e finalmente inserita tra quelle approvate, gli sviluppatori creano e diffondono video demo, blog post, recensioni in anteprima. L’obiettivo è quello di ricevere attenzione dai giornalisti di settore e dai blogger; sfruttare al massimo la potenza dei social media per guadagnare popolarità e alimentare il buzz; e magari forzare quelli di Apple a darsi una mossa.
Questo non ha impedito all’App Store di avere già la sua galleria di esclusi illustri, tra cui il digital artist Iugo, che ha ritirato la sua applicazione per la lentezza del processo di approvazione, e Google, per cui l’esclusione della Google Voice app ha addirittura generato un’indagine da parte della Federal Communications Commission.